Progettare e fare per la gente
Cinque anni fa, il 2 Dicembre 1996, Paolo Ferraris ci lasciava a soli 49 anni. Dolore e sgomento si diffusero tra la gente, pervasa da uno strappo lacerante, cosciente di una perdita grave per ognuno e per tutti i Monferrini.
L’Associazione “Paolo Ferraris” nasceva spontaneamente nei giorni immediatamente successivi per volontà di quanti sentivano che una presenza così singolare nella vita pubblica era un patrimonio della comunità che non doveva andare perduto.
Terminata, quale Sindaco, la rievocazione della sua figura in Consiglio Comunale, il Vicesindaco Vincenzo Ottone mi confidò: «Non sarà mai più come prima».
In questa affermazione così stringente si sintetizzava la percezione consapevole di quanto Ferraris aveva rappresentato e realizzato nella sua purtroppo breve vita pubblica (1975-1996) e la constatazione amara che il vuoto lasciato era incolmabile.
L’Associazione si prefigge di conservare la memoria di un’esperienza che ha dato risultati concreti a Casale, al Monferrato, al Piemonte, ma soprattutto di trasmettere i presupposti e il metodo di un’impostazione pubblica e progettuale che ha introdotto e avviato nella realtà locale una stagione di crescita senza precedenti e che è possibile proseguire.
Come non ricordare la determinazione e la competenza con cui si oppose alla vendita dell’Azienda Municipalizzata e, vinta la battaglia, ne progettò il suo rilancio fino a farne un punto di forza e una ricchezza della comunità locale; la straordinaria capacità operativa nella realizzazione del Palazzetto dello Sport.
La visione territoriale dei servizi gli ispirò, nei drammatici giorni immediatamente successivi all’inquinamento dell’acquedotto, la costruzione del nuovo acquedotto consortile che oggi serve i Comuni da Morano fino a Valenza e l’estensione della rete del metano in tredici comuni monferrini.
In qualità di Assessore regionale al Bilancio ebbe la forza di presentare un piano di riorganizzazione dell’intera Regione e, sempre attento alla sua terra, fu determinante nel salvare la locale USL promovendo la formazione dell’USL Casale-Valenza.
Significativo fu il suo impegno in Regione per la bonifica dello stabilimento ex Eternit.
Presentò e fece approvare la legge per la lotta alle zanzare intuendo in anticipo il danno alla popolazione e all’economia locale. Infine come non ricordare la legge a sostegno dell’economia collinare?
Sono solo alcuni esempi di un agire progettuale e concreto che testimonia la mole di realizzazioni che accompagnarono gli anni dell’impegno pubblico di Paolo Ferraris.
Come tutto ciò è potuto avvenire?
Come e dove si forma oggi la classe politica?
Cosa è richiesto per elaborare un progetto territoriale integrato, competitivo e condiviso?
Quali condizioni politiche sono necessarie per attuarlo?
È importante capirlo per conservare una forza trainante alla città e al territorio.
L’Associazione “Paolo Ferraris” nasceva spontaneamente nei giorni immediatamente successivi per volontà di quanti sentivano che una presenza così singolare nella vita pubblica era un patrimonio della comunità che non doveva andare perduto.
Terminata, quale Sindaco, la rievocazione della sua figura in Consiglio Comunale, il Vicesindaco Vincenzo Ottone mi confidò: «Non sarà mai più come prima».
In questa affermazione così stringente si sintetizzava la percezione consapevole di quanto Ferraris aveva rappresentato e realizzato nella sua purtroppo breve vita pubblica (1975-1996) e la constatazione amara che il vuoto lasciato era incolmabile.
L’Associazione si prefigge di conservare la memoria di un’esperienza che ha dato risultati concreti a Casale, al Monferrato, al Piemonte, ma soprattutto di trasmettere i presupposti e il metodo di un’impostazione pubblica e progettuale che ha introdotto e avviato nella realtà locale una stagione di crescita senza precedenti e che è possibile proseguire.
Come non ricordare la determinazione e la competenza con cui si oppose alla vendita dell’Azienda Municipalizzata e, vinta la battaglia, ne progettò il suo rilancio fino a farne un punto di forza e una ricchezza della comunità locale; la straordinaria capacità operativa nella realizzazione del Palazzetto dello Sport.
La visione territoriale dei servizi gli ispirò, nei drammatici giorni immediatamente successivi all’inquinamento dell’acquedotto, la costruzione del nuovo acquedotto consortile che oggi serve i Comuni da Morano fino a Valenza e l’estensione della rete del metano in tredici comuni monferrini.
In qualità di Assessore regionale al Bilancio ebbe la forza di presentare un piano di riorganizzazione dell’intera Regione e, sempre attento alla sua terra, fu determinante nel salvare la locale USL promovendo la formazione dell’USL Casale-Valenza.
Significativo fu il suo impegno in Regione per la bonifica dello stabilimento ex Eternit.
Presentò e fece approvare la legge per la lotta alle zanzare intuendo in anticipo il danno alla popolazione e all’economia locale. Infine come non ricordare la legge a sostegno dell’economia collinare?
Sono solo alcuni esempi di un agire progettuale e concreto che testimonia la mole di realizzazioni che accompagnarono gli anni dell’impegno pubblico di Paolo Ferraris.
Come tutto ciò è potuto avvenire?
Come e dove si forma oggi la classe politica?
Cosa è richiesto per elaborare un progetto territoriale integrato, competitivo e condiviso?
Quali condizioni politiche sono necessarie per attuarlo?
È importante capirlo per conservare una forza trainante alla città e al territorio.